1. E significativo che, già in un contesto che non presenta difficoltà linguistiche, Butler e Stokes (1969) utilizzino, come hanno notato Crewe (1976) e Robertson (1976a, 366), piuttosto ambiguamente termini quali «partisan self-image», «partisansbip», «party allegiance», «party attacbment», «party support». E così Barnes (1984, 211) rileva che due misure della forza dell'identificazione quali «very close» e «very involved» fanno riferimento a dimensioni diverse, la prima ad un legame di tipo psicologico, mentre l'altra avrebbe come referente il piano del comportamento, dell'attivismo politico.
2. Cfr. Mannheimer (1989, 106).
3. Operativamente i tre fattori sono stati tutti dicotomizzati cercando, in questo modo, di ottenere il maggior grado possibile di omogeneità nelle loro distribuzioni. La capacità discriminante dei diversi items e così dei tre fattori risulta infatti molto diversa; in particolare la prima area, quella delle motivazioni ideali-programmatiche, registra una elevatissima coincidenza (il 68% circa) delle risposte affermative per tutti e tre gli items.
4. E così, «in America la party identification fornisce il nesso in base a cui le identificazioni sociologiche hanno un'influenza durevole sulla scelta elettorale» (Butler e Stokes 1969, 42).