Affiliation:
1. Cattedra di Medicina Nucleare, Università di Siena
Abstract
Per lo studio delle metastasi scheletriche ed in particolare del rachide la medicina nucleare riesce a dare il suo apporto mediante la scintigrafia scheletrica con MDP-Tc99m e gamma-camera tradizionale e con F-18 e PET. Il midollo osseo può a sua volta essere indagato con microcolloidi marcati con Tc99m. Siccome numerosi tumori (mammella, prostata, polmone, rene e tiroide) metastatizzano frequentemente nello scheletro e prevalentemente nel midollo rosso, con il rachide come segmento più spesso coinvolto, la scintigrafia scheletrica rappresenta una indagine fondamentale per la stadiazione della malattia. Tale metodica presenta infatti una sensibilità molto elevata (maggiore del 95%) nel rilevare le lesioni ossee ed una specificità egualmente alta quando si tratta di lesioni multiple. Per le metastasi del rachide, la tecnica SPET è più sensibile e più accurata nel rilevare la lesione. Scarsa sensibilità e specificità si hanno invece nel mieloma multiplo. Dal punto di vista scintigrafico la lesione ossea si manifesta come un aumento focale di fissazione dell'indicatore radioattivo, dovuto alla reazione osteoblastica, alla neoformazione di osso ed all'aumento del flusso ematico. Meno frequentemente la lesione si manifesta come riduzione di fissazione dell'indicatore per la sostituzione di minerale in assenza di rimaneggiamento osseo circostante. Nel caso di una lesione unica, in cui la specificità della metodica è meno elevata, si procede alla esecuzione di una scintigrafia del midollo osseo per valutare il grado di invasione midollare. Alcune metastasi (carcinomi tiroidei, surrenalici, intestinali) possono infine essere studiate con indicatori positivi, in grado di legarsi alle cellule tumorali per le loro caratteristiche fisico-chimiche e/o fisiopatologiche.
Subject
Neurology (clinical),Radiology, Nuclear Medicine and imaging,Radiological and Ultrasound Technology