Affiliation:
1. Università del Salento, Italia
Abstract
A partire dalle villanelle e dalla loro diffusione nella Napoli del Cinquecento si può ricostruire la concezione rinascimentale del “fare musica” utilizzando o formando una melodia cantabile e realizzandone l’accompagnamento. L’analisi dei repertori popolareggianti italiani, delle loro prassi esecutive, e del diverso modo in cui tali repertori erano valutati dai teorici e dagli utenti, relativizza l’efficacia di antitesi convenzionali quali “scritto vs orale”, “alto vs basso”, “d’élite vs di massa”, “egemonico vs subalterno”. E identifica una produzione urbana ispirata da temi, motivi e tecniche rurali, riadattate ai contesti cittadini. Ciò aiuta a chiarire la nozione di “musica popolare urbana” e a confrontarla con il pop contemporaneo. I risultati del confronto suggeriscono la costanza di alcuni fattori determinanti: (1) la struttura interclassista delle diffusione del repertorio “popolare”; (2) la domanda e l’offerta di continue novità; (3) il modello della melodia accompagnata dove l’accompagnamento tende a diventare sempre più di tipo accordale, contribuendo ad affermare gli strumenti a corda e la tipologia del “cantore e sonatore” che si accompagna da sé; (4) la diffusione di tecniche formulari per la realizzazione delle melodie e degli accompagnamenti; (5) la libertà di approccio all’esecuzione del repertorio. Nel suo lineamento storico, questo modo di realizzare e diffondere una canzone rappresenta un’arte nazionale italiana che dal Rinascimento a oggi si è sedimentata nei costumi popolari urbani, proponendo modelli ancora riscontrabili nel pop contemporaneo.
Subject
Literature and Literary Theory,Linguistics and Language,Language and Linguistics,Cultural Studies