Abstract
L’articolo si pone come obiettivo l’analisi delle battute filmiche di carattere conflittuale contenute nella terza stagione di Lupin, serie televisiva di successo tanto in Francia quanto in Italia e attualmente disponibile sulla piattaforma Netflix. In particolare, nelle pagine che seguono, ci concentreremo sulle espressioni proprie del linguaggio tabù, in un’ottica contrastiva francese-italiano, tenendo conto di quanto viene restituito nel doppiaggio dalla lingua d’origine a quella d’arrivo. In questo senso, riprendendo le categorizzazioni proposte nella letteratura sull’impoliteness, sul turpiloquio e sul linguaggio conflittuale, e consapevoli dell’artificiosità della conversazione cinematografica, intendiamo sistematizzare termini ad alta frequenza d’uso nella lingua francese colloquiale e riproposti allo schermo, come putain, merde et foutre, senza tralasciare insulti meno forti dal punto di vista perlocutorio, ma che si ritrovano spesso all’interno di interazioni quotidiane autentiche. Concluderà il contributo una breve riflessione sul concetto di tolleranza della violenza verbale, da leggersi in stretta connessione con la cultura d’appartenenza.
Publisher
Universidade Federal de Santa Catarina (UFSC)
Cited by
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