Abstract
La persona appartiene ad un evento che delinea la forma di un istante qui, ora; dove la metamorfosi dei luoghi e delle storie de-personalizza il luogo in un altrove e il tempo si fluidifica in una indeterminatezza di epoche e una storia ou-topica, rendendo la persona legata al ritrovamento di se stessa in quello che la poesia americana ha identificato come un cielo infestato, io-diviso, enfasi di comando: la percezione diventa, redentivamente, palingenesi generazionale, uni-tà di presenza archetipica, ma anche ispirazione ad un richiamo collettivo di disincanto, per riscoprire le tracce di un senso pastorale di risveglio mistico, possibile nella catechesi comunitaria di testimonianza storica e di appartenenza ad un luogo declinato al presente, dove anche la memoria, protezione antropologica e garanzia ontologica del passato, è clausola di salvaguardia del presente. L'autore di questo contributo (Bari, 1965) insegna nel Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Bari, Filosofia della pace e Filosofie giuridiche e religioni del Medio ed Estremo Oriente. Dal 2015 ha iniziato un percorso di ricerca poetica, portando anche a lezione nei suoi corsi tali itinerari e transiti, caratterizzanti l'ambito filosofico, epico, teologico, e riprendendo così la tradizione italiana del poema, che ha permesso all'autore un'espressione al tempo stesso di ricerca e meditazione, per coniugare narrazione e riflessione, critica ed ermeneutica.
Publisher
Telos Publicações e Serviços Ltda
Reference17 articles.
1. BRITZOLAKIS, Christina, Sylvia Plath and the Theatre of Mourning, Oxford University Press, Oxford, 1999
2. BRAIN, Tracy, The Other Sylvia Plath, Longman, London, 2001
3. BROE, Mary Lynn, Protean Poetic: The Poetry of Sylvia Plath, University of Missouri Press, Columbia, 1980
4. BUTSCHER, Edward, Sylvia Plath: The Woman and the Work, Dodd Mead, New York, 1977
5. COLBURN, Steven E., Anne Sexton: Tell-ing the Tale, University of Michigan Press, Ann Arbor, 1988