Abstract
La pandemia da Sars-Cov-2 ha messo in controluce i paradigmi che hanno informato finora gli apparati teorici e definitori del concetto di territorio; gli statuti disciplinari su cui essi poggiavano stanno quindi mostrando la loro inadeguatezza tanto da rendersi necessarie reinterpretazioni e ricodifiche. Al fine di fornire una definizione semanticamente più attinente a quanto si sta esperendo nell'habitare oggi, l'Articolo tenterà di circoscrivere questo concetto nella sua dimensione "identitaria", attraverso cui si stratificano, nel tempo, gli esiti dell'adattamento delle comunità in relazione all'ambiente biofisico e costruito in rapporto con le sfide locali e globali. Nella tradizione dei concept papers e degli hypothesis-building studies, questo contributo non pretende di fornire risposte ma si prefigge lo scopo di perimetrare un nuovo campo d'indagine per gli studi socioterritoriali, ovvero di circoscrivere un'agenda di ricerca, nonché il livello di astrazione al quale, si spera, una sociologia spazialista (Mela, 2006; Mela, 2020) possa conferire le sue risposte. In questa prospettiva, l'articolo rielaborerà il concetto di territorio come esperienza di processualità spaziotemporale, e introdurrà quello di metaterritorio, come spazio di relazioni collaborative.
Subject
Nature and Landscape Conservation,Urban Studies,Sociology and Political Science,Geography, Planning and Development,Demography