Abstract
Alla nascita di un bambino, la solidità delle basi narcisistiche e l'infantile dei genitori sono messi alla prova fin dentro le ramificazioni delle loro appartenenze culturali. L'incontro tra il bambino e i suoi genitori è occasione di fantasie nostalgiche e fonte di stupore e meraviglia, ma inciampa sulla storia singolare di ciascuno, sulla costruzione della coppia con i suoi numerosi effetti in après-coup. Le proiezioni riguardo al bambino ostacolano talvolta la costruzione dei legami precoci e la costruzione del narcisismo primario del bambino. Il gioco delle identificazioni si trova in difficoltà e il bebè viene dolorosamente identificato a un elemento perturbante ed estraneo. Quando è a sua volta contenuta da una presenza attenta la madre può talvolta ritrovare una capacità calmante e sensuale; l'analista propone delle rappresentazioni delle poste in gioco in cui sono presi i partner della diade sotto l'influenza dell'angoscia. Questo lavoro di trasformazione in parole favorisce il posto del terzo e cerca di permettere al bambino come alla madre di ritrovare una capacità di gioco rappresentativo associato al piacere.