Abstract
Il lavoro è oggi al centro di una crisi irreversibile causata dalla convergere di due fenomeni epocali: l'esaurissi definitivo del Taylor-fordismo, ormai incapace di dare senso alla vita degli uomini e l'esplosione della rivoluzione digitale. Questa, come affermato dal Michel Serres, è la terza rivoluzione soft, antropologica e sta mutando in modo irreversibile i rapporti tra le persone e tra loro e la conoscenza. Il lavoro umano ne è investito in modo radicale e si trova oggi tra il pericolo di una sua progressiva marginalizzazione a favore del lavoro standardizzato delle mac-chine (robot e Intelligenza Artificiale), e l'opportunità di fare un salto di qualità verso la professionalizzazione di tutti. Ma questo richiede consapevoli ed efficaci interventi sulle politiche nazionali e sovra-nazionali.
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