Abstract
Non sempre gli operatori sociali dispongono di competenze e strumenti utili a costruire con persone di background migratorio una comunicazione effettivamente comprensiva, che dia luogo ad efficaci percorsi di intervento. Questa ricerca esplorativa basata sull'osservazione partecipante e interviste semistrutturate focalizza il dispositivo della consultazione transculturale come strumento gruppale e dialogico che, grazie alle connessioni tra dimensione psico-emotiva e socio-antropologica, consente una più appropriata valutazione di bisogni e risorse, nonché una costruzione più partecipata degli interventi, nel rispetto dei principi di unicità e autodeterminazione della persona.