Abstract
L'obiettivo del presente articolo è contribuire alla riflessione relativa al concetto di "segregazione abitativa" nel contesto del Sud Europa analizzandone le caratteri-stiche e, a partire da un caso studio nella città di Roma, verificandone l'utilizzabilità e le specificità. Nonostante le "classiche" forme di segregazione non siano spesso riscontrabili nel contesto sudeuropeo e italiano, non si possono non testimoniare molteplici espressioni nello spazio urbano di forme di segregazione abitativa socio-spaziale. Attraverso una prospettiva multiscalare e intersezionale, che tenga conto del discorso storico e coloniale della razza e dei suoi effetti mate-riali e simbolici, approfondirò il caso del Selam Palace, un'occupazione a scopo abitativo portata avanti da una comunità di migranti, cercando di fare emergere le peculiarità del caso empirico in riferimento al più ampio lavoro teorico.
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