Abstract
In questo articolo, l'autore si propone di dimostrare che l'ispirazione scientifica e ideologica delle singole correnti razziste della cultura fascista, e il loro rapporto con la Chiesa cattolica e con le correnti del razzismo nazista coevo, possano essere approfonditi utilizzando come caso di studio l'interpretazione della questione delle origini etrusche. In particolare, la discordia sulla valutazione razziale degli Etruschi rappresenta un illuminante caso di distinzione tra il razzismo "biologico" e quello di ispirazione anticristiana e non-biologista. La rappresentazione negativa degli Etruschi divulgata da Alfred Rosenberg, funzionale alla negazione della legittimità razziale della Chiesa cattolica, è ripresa in Italia da filosofi fascisti di ispirazione anticristiana come Julius Evola e Giulio Cogni. Al contrario, il gruppo razzista "biologico" de "La Difesa della razza" ripropone la formula etruscologica di Eugen Fischer sulla 2razza aquilina2, per includere gli Etruschi all'interno della storia razziale italiana e per evitare uno scontro ideologico con la Chiesa.
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