Abstract
Alla luce di una sintetica ma mirata analisi di materiale edito e inedito, il presente contributo si propone di indagare il complesso dei rapporti personali, intellettuali e scientifici intercorsi tra Ludwig Binswanger e il suo "venerato maestro e amico" Eugen Bleuler tra il 1907 e il 1939. Binswanger, che iniziò la sua carriera di psichiatra proprio come assistente volontario presso la Clinica psichiatrica universitaria di Zurigo (il "Burghölzli"), pur manifestando una particolare ammirazione per la "figura spirituale" di Bleuler e per alcune sue specifiche innovazioni teoriche in senso clinico-strutturale, non ha tuttavia mancato di sottolineare alcuni elementi di criticità nella sua concezione della natura umana, come il monismo determinista della sua Naturgeschichte der Seele del 1921.
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