Abstract
PIRRO LIGORIO, CASSIANO DAL POZZO E LA REPUBBLICA DELLE LETTEREPirro Ligorio (ca. 1512/13–83), pittore, architetto e antiquario, ha lasciato un enorme corpus di disegni, commentari e ricostruzioni dell'antica Roma, che sono stati in seguito saccheggiati indiscriminatamente o accantonati come fantasiosio falsi. L'articolo considera la reputazione di Ligorio nella Roma di diciassettesimo secolo, quando materiale dai suoi manoscritti era cercato avidamente dagli accademici della cosiddetta Repubblica delle Lettere, che includeva Lorenzo Pignoria (1571–1631), Girolamo Aleandro (1574–1629), Nicolas-Claude Fabri de Peiresc (1580–1637), Giovanni Battista Doni (1594–1647), Jose Maria Suarès (1599–1677), Lucas Holste (1596–1661) e Claude Menestrier (Ménétrier, ob. 1639). L'antiquario collezionista, Cassiano dal Pozzo (1588–1657), un membro della famiglia del cardinale Francesco Barberini, emerge come figura centrale tra questa rete di studiosi, e si arguisce che il suo ruolo nella raccolta di informazioni ottenuta dai manoscritti di Ligorio furono determinanti, specialmente per l'ottenimento di copie di parte dei manoscritti di Ligorio che erano nella collezione farnese a Roma. Come questo materiale è stato usato e disseminato viene anche considerato attraverso le attività e le pubblicazioni del circolo erudito connesso a Dal Pozzo.
Publisher
Cambridge University Press (CUP)
Subject
Archeology,History,Visual Arts and Performing Arts,Archeology
Cited by
2 articles.
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