1. Presero parte alla lunga serie di osservazioni il dott.Abbruzzese D., il dott.Cucuzza-Silvestri, S., i custodi dell’ Osservatorio etneo :Barbagallo V., capo guida, cCarbonaro G., guida, tutti dell’Istituto di Vulcanologia dell’Università di Catania, allora diretto dal compianto prof.De Fiore O., ed il dott.Speranza F. dell’ Istituto di Geografia della stessa Università. Ringrazio tutti della loro preziosa collaborazione che rese possibile lo studio dettagliato di questa interessante eruzione.
2. La notizia in proposito è riportata, in due note di supergiù uguale tenore, pubblicate daA. D’Arrigo, una nell’Universo del marzo-aprile 1951 e l’ altra nel Giornale del Genio Civile del febbraio 1951. Tutte e due le note contengono osservazioni che nella miglior ipotesi si possono considerare fantastiche.
3. La « fase di arresto » indicata dalD’ Arrigo, op. cit., dal 1o al 2 dicembre, si è verificata solo nella fantasia dell’ A.
4. Cumin G. —L’ eruzione etnea del dicembre 1949, in Boll. Soc. Geogr. It., S. VIII, Vol. III, Nov.–Dic. 1950.
5. E T autore diCralcres en feu. ed. B. Arthaud, Paris et Grenoble 1951, dove viene citata anche l’eruzione etnca 1950–51.