Author:
Donini Lorenzo M.,Sorabella Daniele,Frigerio Francesco,Mocini Edoardo,Muzzioli Luca,Pinto Alessandro,Poggiogalle Eleonora,Giusti Anna Maria
Abstract
SommarioL’utilizzo degli integratori è largamente diffuso in occidente e in Italia troviamo il mercato più ampio, con una previsione di vendite di 5 miliardi di euro nel 2025. Le motivazioni all’acquisto sono principalmente la ricerca del benessere psico-fisico o la risposta a specifiche esigenze di salute. Gli integratori sono prodotti destinati a integrare la dieta e fornire sostanze nutritive che mancano o non sono assunte in quantità sufficienti con la sola alimentazione. Tuttavia, il concetto di integrazione è stato esteso a sostanze di cui non abbiamo un reale fabbisogno in condizioni fisiologiche e a dosaggi non più di integrazione, ma farmacologici, causando confusione tra gli operatori e i consumatori. Gli integratori, se usati senza controllo, possono comportare rischi per la salute. In particolare, la potenziale tossicità dei nutrienti e degli integratori è un concetto spesso dimenticato, nonostante nei Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti (LARN) per la popolazione italiana sia definito per ogni nutriente il livello massimo tollerabile di assunzione. La scarsità di studi sistematici sugli effetti avversi degli integratori, che possono essere immessi sul mercato senza il supporto di studi clinici, rende difficile stabilire un nesso causale tra l’assunzione di un integratore e l’insorgenza di sintomi avversi. La tossicità è rara per le vitamine idrosolubili, ma più frequenti per le vitamine liposolubili, come la vitamina E, la vitamina A e i carotenoidi, e la vitamina D. In determinate situazioni, alcune categorie di persone possono essere a rischio di carenze nutrizionali; tuttavia, l’integrazione di nutrienti deve seguire in ogni caso un percorso di valutazione dello stato di nutrizione e di modulazione del comportamento alimentare e va mantenuta per il tempo necessario al recupero di un corretto stato nutrizionale e comportamentale. L’uso di integratori può anche predisporre gli individui a comportamenti alimentari scorretti e deve essere attentamente valutato in base al reale rapporto costo-beneficio.
Funder
Università degli Studi di Roma La Sapienza
Publisher
Springer Science and Business Media LLC
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