Author:
Romani Alessia,Cocchetti Carlotta,Ristori Jiska,Maggi Mario,Fisher Alessandra Daphne
Abstract
SommarioLa terapia ormonale di affermazione di genere ha la finalità di allineare, per quanto possibile, le caratteristiche corporee con l’identità di genere e gli specifici obiettivi delle persone transgender (trans) o gender diverse (GD) che ne esprimano la necessità. Il cardine della terapia virilizzante e de-femminilizzante nelle persone trans/GD assegnate al genere femminile alla nascita (AFAB) è rappresentato dal testosterone (T), in grado di indurre modificazioni corporee quali l’amenorrea, l’aumento della distribuzione pilifera del corpo e del volto, l’aumento della massa muscolare, l’abbassamento del timbro vocale, l’aumento delle dimensioni del clitoride. L’acne, l’alopecia con pattern maschile, la policitemia e il peggioramento dell’assetto lipidico sono i principali effetti collaterali della terapia con T, che richiede un attento monitoraggio clinico-biochimico. Alcune persone trans/GD AFAB desiderano una mascolinizzazione e/o de-femminilizzazione parziale, per cui potrebbero essere proposte terapie con dosaggi ridotti di T in associazione ad altre strategie non ormonali di affermazione di genere, valutando il rapporto tra benefici e possibili rischi di tale trattamento. La terapia femminilizzante e de-mascolinizzante nelle persone trans/GD assegnate al genere maschile alla nascita (AMAB) si basa sull’uso di estrogeni (in varie formulazioni) e antiandrogeni, nella fattispecie ciproterone acetato (CPA), analoghi dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRHa) o, in alternativa, spironolattone. Tra i principali effetti attesi della terapia con estrogeni e antiandrogeni, sono previsti l’aumento del volume mammario, la riduzione della distribuzione pilifera del volto e del corpo, dell’oleosità della cute, delle erezioni spontanee e del volume testicolare e la ridistribuzione del grasso corporeo in aree ginoidi. La terapia con estrogeni può essere associata a un aumentato rischio di tromboembolismo venoso, mentre la terapia con antiandrogeni è associata a specifici – per quanto rari – effetti collaterali che impongono un regolare monitoraggio clinico e biochimico. Alcune persone trans/GD AMAB potrebbero richiedere una terapia finalizzata alla parziale femminilizzazione e/o de-mascolinizzazione del corpo; pertanto, può essere presa in considerazione una terapia con bassi dosaggi di estrogeni e/o di antiandrogeni secondo gli specifici obiettivi della persona, effettuando un bilancio tra benefici e rischi, soprattutto sotto il profilo della salute ossea e cardiovascolare.
Funder
Università degli Studi di Firenze
Publisher
Springer Science and Business Media LLC