1. Die Ausdehnungslehre von 1862 (Abs. I, Kap. III, N. 65) oppure: Ges. Werke, Bd. I, Th. II, p. 44. Perr=3,k=1 queste coordinate furono considerate diffusamente daPlücker nellaNeue Geometrie des Raumes (Leipzig, 1868–69). Di esse però egli aveva già fatto cenno, fin dal 1846, nellaGeometrie des Raumes.
2. Cfr. ad es.Bertini,Introduzione alla geometria proiettiva degli iperspazî, ecc. (Pisa, Spoerri, 1907); nn. 14–18, p. 32 e segg. La proporzionalità fra i minori delle due matrici, cui s'è alluso nel testo, fu dimostrata daClebsch,Ueber eine Fundamentalaufgabe der Invariantentheorie (Abhandlungen der k. Gesellschaft der Wissens. zu Göttingen, Bd. XVII, 1872), § 2, e indipendentemente, per via più elementare, daD'Ovidio,Ricerche sui sistemi indeterminati di equazioni lineari (Atti della R. Acc. delle Scienze di Torino, v. XII, 1877, pp. 334–49).
3. Loc. cit. Di esse fecero pur cennoGrassmann (Crelle's Journal, 1877–78) eClebsch, loc. cit., §§ 1 e 6. Ved. ad es.Bertini, op. cit., p. 38.
4. Però si deve avvertire che laV i non può mai — tranne il casor=3,k=1, in cuiV riducesi aduna quadrica delloS 5 — considerarsi come completa intersezione diρ -t forme diS ϱ , e tanto meno diρ -t forme quadratiche (ved. il n. 4, Oss.).
5. Ueber einen liniengeometrischen Satz (Götting. Nachr., 1872; Math. Annalen, Bd. XXII, 1883).